April 5, 2019

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Metti in Evidenza la Tua Esperienza da Au Pair

Come ragazzo/a alla pari, le cose che imparerai su di te e sul mondo in generale, le persone che incontrerai e i luoghi che visiterai, sono tutte cose che andranno a far parte di un anno (o forse di più!) di crescita davvero incredibile. E non parliamo solo di una crescita personale, ma anche professionale! Spesso, i ragazzi alla pari non si rendono conto di quanto la loro esperienza negli USA abbia il potere di renderli dei validi candidati per nuove opportunità di lavoro una volta fatto ritorno a casa. Perché questo?

Beh, è più facile per i ragazzi alla pari notare la propria crescita personale, il fatto di diventare più indipendenti, più sicuri di se stessi e più autosufficienti giorno dopo giorno. Persino le piccole cose ti aiuteranno ad acquisire una maggiore esperienza, come ad esempio le piccole visite al supermercato in America, oppure l’organizzazione delle varie attività quotidiane con i tuoi bambini ospitanti. Ma attraverso queste stesse esperienze, i ragazzi alla pari hanno anche modo di sviluppare delle preziose abilità commerciali, nonché un forte senso di professionalità!

Cultural Care Au Pair è qui per aiutarti a comprendere come inserire, una volta fatto ritorno a casa, la tua esperienza alla pari all’interno di un contesto professionale, perché vogliamo che i nostri ragazzi alla pari abbiano successo e continuino a crescere anche molto tempo dopo la fine del programma.

Capita spesso che i ragazzi alla pari non menzionino nel proprio curriculum vitae l’esperienza vissuta negli USA, e questo perché non tengono conto, in quel momento, di aver imparato cose che potranno invece aiutarli davvero molto nelle situazioni professionali di tutti i giorni.

La verità è questa: trasferirsi negli Stati Uniti per diventare un ragazzo/ragazza alla pari è un’incredibile esperienza di lavoro e qualsiasi datore di lavoro la penserebbe allo stesso modo. Essere un au pair è una cosa che andrebbe assolutamente inserita nel proprio CV. Tutto ciò di cui hai bisogno, sono gli strumenti e la lingua per incorporare il tuo viaggio alla pari nelle fasi successive della tua professione, qualunque essa sia.

Come Distinguersi nel Mercato del Lavoro

I ragazzi alla pari possono prepararsi ad avere successo nel mercato del lavoro mettendo in evidenza le proprie competenze trasferibili. Le abilità trasferibili sono quelle capacità generali che si sviluppano e che sono utili in tutta una serie di lavori e settori professionali. Un insieme di competenze straordinarie che aiutano a richiamare l’attenzione dei responsabili delle assunzioni e rappresentano altresì una parte cruciale di un ottimo curriculum vitae e anche della lettera di presentazione.

Essere un au pair può trasformarsi, una volta tornati a casa, in un vero e proprio trampolino di lancio per tutta una serie di lavori e opportunità differenti, magari nel campo dell’assistenza all’infanzia o magari no! Ma la cosa che tutti i ragazzi alla pari hanno in comune è il fatto di sviluppare le competenze trasferibili di cui hanno bisogno proprio attraverso la loro esperienza da au pair.

Proviamo ad analizzare l’idea delle competenze trasferibili in un modo un po’ più comprensibile. Sono due le tipologie di competenze trasferibili che i datori di lavoro ricercano:

Competenze Tecniche (hard skills) vs. Competenze Trasversali (soft skills)

Le competenze tecniche sono abilità che vengono insegnate, spesso apprese a scuola, mediante sistemi di certificazione o in una precedente esperienza lavorativa (come l’esperienza da au pair!). Le competenze tecniche sono specifiche di un determinato ruolo o lavoro, e sono spesso le competenze standard che un candidato deve avere per essere almeno considerato per un colloquio in un settore specializzato, come può essere quello del marketing, della contabilità o dell’analisi. Le competenze tecniche sono anche quantificabili con la possibilità di misurarne il grado di conoscenza.

Le competenze trasversali sono aspetti che hanno a che fare con il protocollo lavorativo e della personalità. Si tratta di competenze non misurabili, abilità soggettive che non sono specifiche a nessun lavoro o professione in particolare. Esse consentono di definire il modo in cui una persona riesce ad adattarsi ad un determinato lavoro e il modo in cui interagisce con gli altri, in un ambiente di squadra ad esempio, e come sia in grado di gestire e delegare le responsabilità in tutta autonomia.

La grande notizia? Da au pair, avrai sicuramente sviluppato, o starai sviluppando, sia le competenze tecniche E SIA quelle trasversali!

Le competenze tecniche che si possono sviluppare da au pair (sia attraverso la scuola, le esperienze di vita o l’immersione nella vita americana) includono:

  • Dattilografia

  • Scrittura

  • Matematica

  • Comprensione alla Lettura

  • Programmi Software

  • Uso dei Social Network

  • Lingue Straniere

  • Fotografia

  • Informatica

Le competenze trasversali che si possono sviluppare come au pair (attraverso le responsabilità quotidiane nei confronti dei tuoi bambini ospitanti, il lavoro con i tuoi genitori ospitanti per portare a termine le varie attività o anche il fatto di essere indipendente in un nuovo paese e a contatto con una nuova cultura) includono:

  • Comunicazione

  • Capacità Analitica / Risoluzione dei Problemi

  • Lavoro di Squadra e Collaborazione

  • Organizzazione

  • Professionalità

  • Costruzione di Relazioni

  • Leadership

  • Adattabilità

  • Maturità

Colloquio per il tuo Prossimo Lavoro

Quando si parla di colloqui di persona, è normale essere un po’ nervosi. Ma con i giusti strumenti e la conoscenza della lingua, è possibile far colpo sull’interlocutore approfittando proprio dell’esperienza da au pair! A volte, è solo una questione di saper inquadrare la tua esperienza sotto la giusta luce. Quindi, immagina di sederti ad un colloquio di lavoro per il quale sei particolarmente eccitato/a e di dover rispondere a questa domanda: “Allora, sei stato un au pair negli USA? Cosa facevi?”

Ci sono diversi modi per rispondere a questa domanda. Ma la chiave, per la tua risposta, sta nel mettere in evidenza le competenze tecniche e trasversali acquisite durante il tuo periodo da au pair! Un esempio di risposta sbagliata potrebbe essere: “Ho fatto da babysitter a una famiglia americana e ho viaggiato per un anno. Ho anche frequentato dei corsi.” Una risposta di questo genere non arriva al cuore di ciò che hai davvero fatto come au pair, o di quello che hai imparato!   Quindi, prova invece a rispondere così: “Ho maturato un’esperienza di lavoro internazionale e ho migliorato la mia conoscenza dell’inglese.” Un’affermazione di questo tipo dimostra che sei una persona che si adatta, matura e indipendente. Diamo un’occhiata a qualche altra risposta sbagliata vs. risposta corretta a questa prima domanda.

Domanda: “Allora, sei stato una au pair negli USA? Cosa facevi?”

Risposta sbagliata: “Mi sono per lo più preso cura dei miei bambini ospitanti durante la settimana e nel weekend uscivo con gli amici.” Perché questa risposta non va bene? Perché è troppo passiva, non è affatto una risposta descrittiva!

Risposta corretta: “Sono diventato un ottimo comunicatore e ho imparato anche come relazionarmi con le diverse tipologie di persone.” Questa è una fantastica risposta che mette in evidenza le tue abilità di comunicazione e la tua capacità di instaurare dei rapporti.

Ecco qualche altro esempio …

Domanda: “Allora, sei stato un au pair negli USA? Cosa facevi?”

Risposta sbagliata: “Beh, ehm, ho fatto un sacco di cose. É stata un’esperienza fantastica! Mi sono divertito un sacco.” Questa risposta non dice nulla all’interlocutore sul tuo anno alla pari, facendoti apparire come una persona insensibile o apatica.

Risposta corretta: “Prendermi cura di quattro bambini piccoli mi ha insegnato a gestire meglio il mio tempo, ad adattarmi ai cambiamenti e ad assumermi le responsabilità.” Questa è una risposta che i datori di lavoro amano sentire! Perchè? Perché dimostra la tua capacità nella gestione del tempo, la tua adattabilità e la tua leadership.

Come vedi, le parole contano eccome. Sia in fase di colloquio e sia sul curriculum vitae! Le parole contribuiscono a plasmare nel modo giusto il racconto della tua esperienza da au pair per i datori di lavoro potenziali, dipingendo con chiarezza l’immagine di ciò che ha significato per te questa esperienza di vita negli USA, stando fuori dalla tua zona di comfort e imparando qualcosa di nuovo ogni giorno.