Dunque, sono passati poco più di sei mesi da quando hai iniziato il tuo primo anno da au pair ed ecco che arriva un’email in cui ti viene chiesto se stai valutando di estendere o meno il tuo periodo alla pari. Dopo averci pensato per un po’ e aver consultato tutti coloro che pensi debbano aver voce in capitolo, alla fine hai deciso di estendere di altri 6, 9 o 12 mesi e adesso stai per intraprendere la prossima fase della tua esperienza da au pair.
Ho attraversato esattamente la stessa fase circa 8 mesi fa e, ormai, sono praticamente giunta alla fine del periodo di estensione con la mia nuova famiglia ospitante. Ripensando al mio percorso alla pari, vorrei condividere alcuni trucchi e suggerimenti che ho imparato strada facendo, in modo da aiutare anche te a rendere questa transizione da una famiglia all’altra il più agevole possibile per tutte le persone coinvolte.
1.Prenditi del tempo per valutare la tua attuale famiglia ospitante e sii onesto con te stesso sul perché pensi che una nuova famiglia sia la scelta migliore per te.
Anche se l’idea di trasferirti con una nuova famiglia ospitante potrebbe essere quella giusta, assicurati di aver riflettuto bene su tutto quello che la tua prima famiglia ospitante ha fatto per te. Valuta se sono stati generosi con il tuo tempo libero, se avete condiviso gli stessi ideali nella crescita dei bambini o se, per esempio, li consideri un po’ come una seconda famiglia. Inoltre, prova anche a pensare se c’è qualcosa che non ti è piaciuta di loro, magari il modo in cui educano i propri figli o i tuoi orari di lavoro. Creare una lista delle cose positive e di quelle negative sulla base del tuo primo anno di esperienza ti aiuterà, durante il processo di abbinamento, a decidere quali domande porre alle potenziali famiglie ospitanti.
La tua prima famiglia ospitante è stata perfetta sotto tutti i punti di vista, ma magari desideri comunque voltare pagina. Se questo è il caso, è importante che tu sia onesto con te stesso e che ti faccia questa domanda: perché ho voglia di cambiare? Qualunque sia il motivo, è sicuramente un’ottima ragione, ma comprendere il perché di questa transizione è un passo fondamentale per garantire che la prossima famiglia ospitante sia quella perfetta per te.
2.Durante il processo di abbinamento, fai qualsiasi domanda.
É una cosa che ti è stata chiesta di fare anche durante la prima esperienza di abbinamento, tuttavia può risultare difficile. La prima volta, non è facile capire ciò che sarà importante per te durante il soggiorno con una nuova famiglia e, per di più, a migliaia di chilometri di distanza da casa. Ora, con un anno di esperienza alle spalle, è molto più semplice capire quali sono i requisiti irrinunciabili che ti aspetti dalla tua famiglia ospitante, ma anche alcune delle tue piccole fissazioni e fastidi. In fase di abbinamento, è importante essere gentili e cortesi quando si sollevano delle problematiche delicate, basterà però utilizzare a tuo vantaggio le esperienze vissute durante il tuo primo anno e avere la fiducia necessaria per chiedere cose che all’apparenza potrebbero sembrare schiocche. Porre questo tipo di domande durante il periodo di abbinamento ti garantirà un’estensione libera da qualsiasi piccolo fastidio con cui hai magari già avuto a che fare in precedenza.
3.Se possibile, fai visita alla tua nuova famiglia ospitante prima di trasferirti da loro.
Sicuramente non è sempre possibile fare visita alla nuova famiglia ospitante prima di trasferirsi da loro, ma qualora ciò fosse possibile, mettiti in gioco e fai uno sforzo. Che si tratti di un fine settimana o di un giorno preso in prestito da una vacanza più lunga in una zona limitrofa, incontrare in anticipo le persone con le quali potresti potenzialmente andare a vivere, potrebbe rivelarsi utile. Dimostrerebbe la tua volontà di fare qualsiasi cosa per la loro famiglia e offrirebbe ai bambini la possibilità di conoscerti un po’, il che significa che quando alla fine ti trasferirai da loro, non sarai più semplicemente un estraneo in casa loro. Sarà anche una buona occasione per farti un’idea prima del tempo di come i genitori parlano, lodano e disciplinano i propri figli. Ciò ti offrirà più di una possibilità per prepararti a ciò che ci si aspetterà da te, se e quando diventerai il loro ragazzo/a alla pari.
La saggezza arriva con l’esperienza.
Durante il passaggio alla tua famiglia ospitante di estensione, avrai già maturato un anno di esperienza. Nei primissimi mesi con la tua prima famiglia ospitante, avrai sicuramente dubitato delle tue capacità … ma non dovrai più farlo! Abbi la sicurezza di poter partire subito in quarta con la tua transizione e non aver paura di testare, con la tua nuova famiglia ospitante, tutti gli strumenti da au pair che hai già sviluppato nel tuo primo anno. Assicurati che qualsiasi nuova tecnica che tu voglia provare con i bambini, venga prima discussa con i tuoi genitori ospitanti e spiegagli quanto queste tecniche ti siano state utili in passato. Per le famiglie ospitanti, uno dei vantaggi di avere un au pair in fase di estensione, è quello di poter contare sull’esperienza che porta con sé e poter usufruire di un punto di vista esterno sulle situazioni che riguardano la crescita e l’educazione dei bambini. Ancora una volta, è importante affrontare gli argomenti delicati in modo educato e con dolcezza, ma se sei del parere che un nuovo metodo possa funzionare anche per i loro bambini, allora vale la pena tentare. La conoscenza è potere.
5.Con la tua nuova famiglia potresti avere le stesse difficoltà iniziali incontrate con la prima, ma questa volta avrai delle strategie migliori per superare il problema.
Abituarsi a vivere secondo le regole e sotto il tetto di qualcun altro rappresenta una bella sfida. Per 12 mesi, hai seguito la modalità operativa di una famiglia ospitante e, dopo la transizione con una nuova famiglia, adesso dovrai adattarti agli orari e alle regole di quest’ultima. Non sarà sempre una cosa facile; alcune regole avranno completamente senso, mentre altre ti sembreranno incomprensibili, ma sapere ciò che ci si aspetta da te e fare tutto al meglio delle tue possibilità servirà da buon esempio per i tuoi bambini ospitanti. Non tutto filerà liscio all’inizio e, come sicuramente ricorderai dall’anno precedente, può essere difficile inserirsi in un nuovo stile di vita. Ma, se utilizzerai tutto ciò che hai imparato dal tuo primo anno per smussare gli angoli il prima possibile, questo renderà l’esperienza molto più facile fin dall’inizio. La miglior strategia per far fronte a qualsiasi problematica è una comunicazione aperta e onesta fin da subito. Fai in modo di sollevare qualsiasi problema con la tua famiglia ospitante e LCC di riferimento in modo tempestivo, così facendo gli farai capire che ci tieni e che desideri rendere le cose più facili per tutti.
6.Non paragonare le famiglie ospitanti.
Potrebbe essere più facile a dirsi che a farsi, tuttavia, ogni famiglia ospitante avrà i suoi lati positivi e quelli negativi, ma nonostante ciò le amerai entrambe. Nella vita quotidiana da au pair, è facile impantanarsi nei piccoli fastidi della routine quotidiana, soprattutto se ci si concentra solo sugli aspetti positivi dell’esperienza appena passata. È importante però che, mentre ripensi al passato, prendi in considerazione il quadro generale e reprimi le volte in cui hai incontrato delle difficoltà. Ogni famiglia ospitante è speciale a modo suo e, a volte, è naturale fare dei paragoni tra l’una e l’altra. Ricorda che entrambe ti hanno offerto l’opportunità di vivere il tuo sogno e contribuito a renderti l’au pair di successo che sei oggi.
7.Non sopraffare la tua nuova famiglia ospitante con racconti riguardanti quella precedente.
Avrai sicuramente vissuto l’anno migliore della tua vita con la tua prima famiglia ospitante. Tuttavia, è importante che tu sappia che la tua famiglia ospitante d’estensione non sa nulla della precedente. È difficile all’inizio non cominciare ogni frase con “Nella mia ultima famiglia ospitante…” oppure “Il mio ultimo bambino ospitante…” ma è fondamentale dimostrare alla nuova famiglia ospitante che hai tutte le intenzioni di costruire dei meravigliosi ricordi con loro, anziché condividere solo le fantastiche esperienze vissute con la tua prima famiglia ospitante. Naturalmente, ciò non significa tacere completamente tutto ciò che hai vissuto nel tuo primo anno da au pair, ma semplicemente avere un po’ di tatto in più nel modo in cui condividerai le tue esperienze passate con loro.
8.Non tagliare fuori la tua vecchia famiglia ospitante.
Dopo aver trascorso 12 mesi a costruire un legame con la tua prima famiglia ospitante, è importante non lasciarli di colpo e voltare pagina. Loro sanno che sei ancora negli USA e sono felici che tu possa ampliare ulteriormente i tuoi orizzonti, ma sono ancora affezionati a te e vogliono sapere come stai. Quando possibile, ricordati di mandare gli auguri di compleanno ai tuoi ex bambini ospitanti. Mandagli un messaggio o fai una videochiamata di tanto in tanto, oppure torna a trovarli. Non invadere lo spazio né minare l’autorità della loro nuova ragazza alla pari, ma assicurati che la tua prima famiglia ospitante sappia quanto le sei riconoscente per tutto ciò che ha fatto per te. È praticamente impossibile vivere così a stretto contatto con qualcuno per un anno e improvvisamente tagliare tutti i ponti, soprattutto i bambini potrebbero avere delle difficoltà. Per te, i bambini hanno rappresentato una parte della tua esperienza… ma per loro, per un intero anno, tu sei stato il loro tutto. Anche se non è per un tuo vantaggio diretto, resta in contatto per il loro e i tuoi ex genitori ospitanti ti saranno eternamente grati per l’amore e la gioia che hai portato nella loro casa.
Passare da una famiglia ospitante ad un’altra porta con sé tutta una serie di nuove sfide e soluzioni, ma la cosa migliore è affrontare al meglio la nuova esperienza. Come tutto nella vita, estendere il proprio periodo da au pair riguarda molto di più il viaggio e il fatto di vivere un’esperienza di successo che la destinazione. Se dedicherai del tempo a trasformare questa esperienza in una transizione positiva per tutte le persone coinvolte, vivrai di nuovo un’altra indimenticabile esperienza alla pari.